I trattamenti di piccolo gruppo sono previsti esplicitamente dalla normativa vigente in tema di ri-abilitazione e vengono prescritti sia in associazione a prestazioni individuali sia in esclusiva. Un piccolo gruppo è composto da tre Utenti che sono accolti da un singolo terapista.

Il Direttore Tecnico del Centro, con la collaborazione di tutta l’equipe (medici specialisti, terapisti, coordinatore), individua gli Utenti che possono beneficiare di questa tipologia di trattamento; discute con gli Utenti – nel caso dei bambini, sia con il bambino che con i suoi genitori- riguardo a questa opportunità, raccogliendo i loro pareri e/o suggerimenti e poi stila una proposta terapeutica, che sottopone al Medico Prescrittore.

Quanto segue fa riferimento a piccoli gruppi costituiti da bambini: il nostro Centro è particolarmente orientato all’età evolutiva, come è facilmente comprensibile leggendo il Progetto Riabilitativo di Struttura e, in particolare, consultando il case mix dell’ultimo quinquennio e la pianta organica.

Naturalmente non è sufficiente mettere un bambino insieme ad altri bambini per averne vantaggi. Bisogna pensare e realizzare un gruppo che risponda ai bisogni evolutivi di tutti i partecipanti.
Nel suo percorso evolutivo e/o ri-abilitativo ogni bambino può trarre profitto da un gruppo di pari ma non qualsiasi bambino da qualsiasi gruppo: deve essere un gruppo adatto a lui.

Questo aspetto rappresenta la difficoltà maggiore nella realizzazione di un gruppo “terapeutico”: conciliare le differenti scadenze delle autorizzazioni terapeutiche, confrontarsi con alcune rigidità burocratiche oppure avere diversi interlocutori nei vari Distretti Sanitari di appartenenza degli Utenti non sempre consente la realizzazione immediata dei gruppi “pensati“ e “studiati” dall’equipe del Centro. La A.S.L. Salerno ha avviato un percorso per promuovere questa modalità di intervento terapeutico e per rendere omogenee le regole di attivazione del piccolo gruppo e anche di dimissione di uno dei suoi componenti, in modo che il gruppo stesso non sia destabilizzato o -di fatto- annullato.

I gruppi vengono costituiti con modalità differenti e tengono conto dell’età del bambino ma anche della patologia o del bisogno del singolo bambino che ben si “aggiusta” al bisogno degli altri bambini.

Il gruppo in generale è il più possibile eterogeneo per facilitare l’identificazione con aspetti diversi delle persone che lo compongono ma nel contempo è importante che non ci sia un bambino con caratteristiche troppo diverse da tutti gli altri perché non faciliterebbe le dinamiche del gruppo stesso.

Se il gruppo “funziona” , è un aiuto potente a valorizzare le risorse individuali. I bambini, gli adolescenti imparano a comunicare, a capirsi, imparano a stare insieme e potenziano la loro autostima (che, per una volta, non passa attraverso l’approvazione dell’adulto ma di un pari). Quindi l’obiettivo finale è sempre quello di offrire, nel gruppo, un arricchimento di ogni singolo paziente.

Da anni la nostra equipe opera in questo regime terapeutico e nel tempo sono stati costituiti diversi gruppi di bambini che hanno beneficiato di prestazioni di logopedia, fisioterapia, terapia della neuro e psicomotricità, terapia occupazionale e psicoterapia.

Abbiamo piacere a condividere un esempio di progetto di lavoro di un piccolo gruppo di logopedia, condotto dalla dott.ssa Sabrina Barcellona. I nomi dei bambini sono stati resi non riconoscibili; ci preme precisare che quello allegato non è un estratto delle cartelle cliniche oppure un saggio clinico ma uno strumento sintetico di lavoro. Leggendolo si coglie immediatamente, anche da parte di chi non è un professionista sanitario, il senso che diamo alla terapia in piccolo gruppo nel Centro Progenia.